Il polpettone italiano all'estero: pizza, politica, avocado e bacon
Prima c’era la mafia, anzi il tormentone “maffiossi” seguito
da una risata gutturale continua. Poi a mettere un po’ di piccante Berlusconi e
i suoi bribery and sex scandals… Per
fortuna ci sono le Alfa Romeo che piacciono tanto e i macchinai italiani per l’olio
e il vino e soprattutto il cibo anche se di solito rovinato da condimenti che
nulla c’entrano col gusto vero, tipo il cheddar nelle lasagne o la pizza con l’avocado
i pezzetti di pollo i peperoni verdi il bacon e la feta e che infatti si chiama
morituri: appena dichiari d’essere
italiano al solito snocciolano la pasta (e tutto quello che di improbabile ci
possono mettere dentro) e la focaccia genovese, adorano il Piemonte e la
Liguria (ovvio anche la Toscana, il Lago di Como e quello di Garda) e poi di
questi tempi quelli un po’ più informati ti chiedono della crisi economica e
del governo da parte di uno che non abbiamo votato e allora ricominciano a
guardarti come avessi i pantaloni bucati alle ginocchia e la valigia di cartone
e vaffanculo sì, non abbiamo votato e no, non sappiamo quando voteremo e poi ci
si è messo pure sto cazzo di comandante della Costa e la rappresentazione
parodistica che ne è stata fatta… Mi chiedono perizie e verdetti, vogliono
sapere se è andato così vicino all’isola solo per farsi vedere e allora gli
devi spiegare pure questa anomalia, cioè che non era mica solo lui e che lo
sapevano tutti, i suoi capi e quelli che adesso passano per eroi… mi continuano
a mandare via mail gli italian cruise
jokes su schettino (ne ho decine) e uno dei più importanti notisti politici
sudafricani ha pure scritto in bacheca che qui dovrebbero tutti urlare ai
propri politici la stessa frase lanciata dalla capitaneria di porto al
comandante in fuga: “Torni sulla nave, cazzo”. E giù commenti. E pensare che
qui adorano qualsiasi cosa col marchio italiano, da Ferrero a Ferrè, da Lavazza
a Parmalat. Oh, Prick!
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