Mandela: un team "maneggerà" ogni notizia sulla sua salute


La privacy di Mandela prima di tutto. Ma soprattutto il bisogno di gestire una notizia che, quando arriverà, metterà a dura prova il Sudafrica: è la notizia “più temuta”, come l’ha definita il Mail&Guardian. 
Per questo è stato creato un team di media sudafricani e stranieri assieme a rappresentanti ufficiali del governo sudafricano: il pool gestirà le future notizie riguardanti lo stato di salute di Nelson Mandela, cercando di porle in maniera tale da limitare la diffusione del panico. 
Il portavoce del Governo, Jimmy Manyi, ha detto che la decisione è stata presa lunedì durante un incontro tra media e alcuni rappresentanti dell’esecutivo: all’ultimo ricovero dell’ex Presidente 93enne, sabato scorso, il 25 febbraio, si era messo in moto in un primo momento un turbinio di notizie e smentite, circa i motivi della corsa in ospedale di Madiba. Poi era stato imposto il silenzio e per ore non era circolato un aggiornamento: la tensione era talmente alta che una fotografa di Beeld era stata fermata e poi costretta a cancellare alcuni scatti che aveva fatto a Pretoria, all'ospedale in cui era ricoverato Mandela. 
La costituzione del team che dovrà maneggiare ogni delicata notizia circa le condizioni di Mandela, permette anche di superare il conflitto tra la Nelson Mandela Foundation e la Presidenza Zuma, con quest’ultimo impegnato in una lunga campagna elettorale interna al partito (a fine anno si elegge in nuovo Presidente dell’ANC) e per le Presidenziali del 2014. In estrema difficoltà con i compagni di partito e con gli elettori, sempre più sfiduciati dall’indomabile corruttela che l’attuale premier rappresenta agli occhi di tutto il Paese, si capiscono tutti gli sforzi che Zuma sta facendo per accreditarsi quale degno successore dell’uomo più amato in Sudafrica: così qualche settimana fa ha presentato le banconote fresche di stampa con l’immagine di Mandela – con la prima apparizione in assoluto di una figura umana sulla cartamoneta dove finora c’erano raffigurati i Big Five, i grandi animali sudafricani. E adesso assume il “monopolio” delle notizie sulla vita – e la morte – di Mandela.
Tant’è.
Ora i bollettini ufficiali dell’uomo simbolo del Sudafrica, di nuovo a casa nella giornata di domenica, dicono di un “ritorno alla normale vita domestica”. E che non c’è niente di cui preoccuparsi, ha aggiunto Zuma.
Mandela è fragile. E il Sudafrica ancora di più. 

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