In attesa del vigile ballerino (la strada verso il futuro)
Cavoli, da quanto non scrivo, sulla Berettina.
Eppure di cose ne sono successe, da queste parti. Ma le giornate qui scorrono veloci e ricche di
eventi, ci si alza alle prime luci del giorno (e quindi prestissimo) e si va a
dormire quando ci si riesce a staccare dalla stellata sopra il Capo.
Stamattina su facebook mi è venuto un commento sapido
a un link pubblicato da un amico: si tratta di una nota di Franco Balocco su Il Fatto Quotidiano. L'amico
in questione è uno che fa politica in una città tempestata di rotonde stradali. Erano state presentate come segnale di progresso, come rimonta verso un futuro più educato e gentile, almeno per strada. Più europeo, insomma. E il tema dell'articolo quello è. Cose già scritte, lette, viste. Per quello
strano turbinio che congela l'Italia in un presepe d'altri tempi. Mi chiede
allora, visto che faccio battute, come sia qui. Se ci siano rotonde o semafori.
Avvinta dal dibattito lo ammorbo con una lunga risposta. Vorrei tanto avere la
foto del vigile ballerino, che qui a Stellenbosch allieta il ritorno a casa
nell'ora di punta.
E' uno spettacolo e prometto di andare a fargli qualche
foto, allo spartitraffico dove opera con solerzia e dedizione.
Perché in
Sudafrica non ci sono rotonde. ci sono pochi sparuti semafori, soprattutto
nelle grandi città o ai grossi incroci viari. Per il resto ci sono normali stop
ai quali la gente si ferma procedendo a ritmo alternato - per intenderci, come
succede in ammerica - rispettando la regola del "chi primo arriva allo
stop prima passa". Non mancano scene in cui piuttosto che appellarsi al
fotofinish o al clacson e alle corna dal finestrino, arrivando
contemporaneamente il tuo antagonista ti inviti a passare. La cosa
funziona anche in quei casi in cui a volte i semafori si rompono e ordinate code
silenziose si smaltiscono senza tragedie e senza ingorghi al centro di trame e
ordini stradali. Poi ci sono i dossetti, sparsi ovunque, per invitare a
rispettare i limiti di velocità, e tante tante maledette telecamere: per
educazione e regole pare di essere in Svizzera, compresa l'inclemente
tempestività con la quale ti arriva a casa la multa - con foto del tuo veicolo
e della tua targa - al minimo superamento dei km\orari consentiti. Ti danno
anche la possibilità di fare ricorso e la cosa si risolve in poche settimane.
sembra paradiso, ma non lo è. Ovviamente. Però si procede un po' così, con
calma, passo dopo passo, verso l'obiettivo. Senza continuare a girare attorno
alle rotonde o su se stessi. Buona giornata
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