Rinoceronti, turisti e Berlusconi
La notizia sicuramente vera è il ritrovamento, oggi, di altre 9 carcasse di rinoceronti al Kruger National Park. Ovviamente senza corno. Che si sa, non serve a niente ma ci sono degli omini che hanno iniziato a pensare di diventare uomini veri strappando il corno ai rinoceronti - ricco solo di cheratina e quindi toglietevi i peli delle gambe o di dove volete, se proprio pensate sia un elemento miracoloso. No! Si pagano migliaia di disperati che rischiano la vita pur di fare soldi così: a volte perché la vita è così grama da quelle parti, ai confini nord del Sudafrica.
Per uccidere un animale così formidabile ci volevano abilità e coraggio [...] I corni abbassati per impalare, le corte gambe come stantuffi, il grugno ardente, emettendo profondi ringhi, il rinoceronte caricava con enorme potenza. Era un momento indimenticabile per ogni cacciatore, un momento di grandiosa correlazione con l'animale, quando il minimo errore da parte sua avrebbe portato alla morte immediata.
Così scrive il grande storico James Michener ne L'Alleanza* "una grande saga sulla storia del Sudafrica" si precisa nell'edizione dei Tascabili Bompiani.
Ora, poiché chiunque, anche che non abbia letto Michener o visto un qualsiasi documentario per bambini o per adulti in onda su tutte le televisioni del mondo dalla notte dei tempi, sa che il rinoceronte è così: il suo corno non serve a niente se non a lui e soprattutto è molto pericoloso per l'uomo. Che sia cacciatore o no.
Questo è il motivo per il quale non posso credere che la notizia che sta rimbalzando anche sui giornali italiani sia vera: che cioè una giovane coppia, di studenti, per di più sudafricani si sia sentita suggerire da un ranger, seppure di una game reserve privata, di scendere pure dalla macchina per fare una foto ricordo con quei preistorici quattro zampe e che per di più gli abbia dato retta e che ora pianga l'impalatura della meschina. Se non dovesse essere un fotomontaggio, prego pilloline alla coppietta e i lavori forzati a vita per l'insana guida forestale.
Le corna più interessanti sono però quelle che rievoca sul Corriere della Sera un'illuminato Pierluigi Battista nel suo Corna Cucù Come Totò e Trombetta Berlusconi trasforma ogni nemico in spalla. Altro che la foto al Kruger con i rinoceronti...
Perché i San si preoccupavano tanto di rappresentare gli animali cui davano la caccia per cibarsi? [...] Nel 1981 esperti di altri continenti avrebbero saputo di quel rinoceronte e avrebbero considerato con ammirazione la bravura di quell'artista che lo aveva dipinto. Un critico, che conosceva a fondo Lascaux e Altamira, avrebbe scritto:
"Questo mirabile rinoceronte dipinto da un ignoto boscimano è un'opera d'arte bella e valida quanto quelle di oggi. Per fortuna qualcuno costruì un focolare nella caverna, così che, col carbonio, possiamo farla risalire al 13.000 p.e.a. (prima dell'era attuale). Restiamo perciò sbalorditi dall'eccellente qualità dei pigmenti cromatici, che sembrano migliori di quelli di oggi in uso. Ma l'opera eccelle soprattutto per la potenza con cui è disegnato l'animale. E' vero. Sfugge a dei cacciatori veri, che noi non vediamo. Tiene la testa alta nella gioia della vittoria. Ma c'è di più: è una rievocazione di tutti gli animali visti da un uomo che li amava, e insieme a questo rinoceronte selvaggio e felice noi entriamo di slancio in un mondo che senza di lui forse non avremmo mai potuto conoscere"[*]
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