Pistorius: il super team per scongiurare l'ergastolo



C’è la mazza da cricket insaguinata sulla quale bisogna fare chiarezza: ma di sicuro ci sono i 4 colpi di pistola: all’anca, al braccio, alla mano e alla testa. Forse Reeva Steenkamp provò d’istinto a riparare la testa con le mani, mentre Oscar Pistorius continuava a sparare.
Domani l’atleta torna in aula dove la pubblica accusa chiederà la gravità massima dell’accusa di omicidio premeditato: l’eroe sudafricano e mondiale delle Olimpiadi senza barriere, rischia l’ergastolo. O, se dovesse confessare, 20 anni di reclusione.

La difesa punterà invece sul non semplice rilascio su cauzione e anche l’atleta dovrà pronunciare una sua formale richiesta: la polizia com’è noto si opporrà. Ma ora la vicenda è diventata politica e anche la lega femminile dell’African National Congress ha chiesto che non ci siano sconti, assumendo la bella modella bionda a icona delle 2500 donne uccise ogni anno in Sudafrica.
Fonti della polizia descriverebbero molto precario lo stato emozionale di Pistorius chiuso in cella da giovedì.

Per contrastare questo ampio fronte comune, la difesa si avvarrà di un super team di esperti per la contro perizia: tra loro uno dei migliori patologi al mondo, e, per la comunicazione, l’ex direttore del tabloid britannico The Sun, Stuart Higgins.

Domani, mentre alla Corte di Pretoria si terrà la seconda e determinante udienza per Oscar Pistorius, a Port Elisabeth, si celebrerà il funerale, in forma strettamente privata, per Reeva Steenkamp, la sua fidanzata uccisa all’alba di San Valentino. 

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