Caro direttore, mai più: "Che ragazza era?"


E' il 2013. Un ragazzo di 17 anni uccide e brucia la fidanzatina di 16: gelosia, contesto sociale, alla televisione italiana - pubblica e privata - due minuti di servizio si riempiono di ipotesi sull'ennesimo omicidio all'interno di una relazione sentimentale. Femminicidio non vuol dire niente ma serve a risparmiare qualche secondo che si può invece usare per mettere qualche altro dettaglio conturbante in più. Mentre si celebrano trattati deontologici, corsi e ricorsi di giornalismo, simposi, convegni, circoli delle stampe ed esami nazionali, ordini e contrordini. Eppure ancora quella domanda.

Caro direttore, di qualunque testata di qualunque tipo di pubblicazione di qualunque bacino di qualunque luogo della terra;
Cari direttori.
Cari direttori domani è lunedì 27 maggio 2013 e non è ancora troppo tardi, domani è possibile: telefonatevi fra di voi, battetevi il pugno sul petto, Mea Culpa Mea Culpa, Mea Maxima Culpa, quella domanda la dovete fermare voi, convocate i vostri vice e i capi e giù giù fino a quella pletora di stagisti che si riversano ogni anno a migliaia dai (troppi) corsi di giornalismo in un mercato saturo e avvelenato, dove l'asta al ribasso non è solo sui salari (ops): chiamateli tutti, anche i centralinisti e i portinai, e minacciate licenziamenti - fate giurare ai più pasionari dei cdr che non vi metteranno i bastoni tra le ruote - e senza aspettare una legge vietate - assolutamente vietate, come si ama scrivere sui cartelli in Italia, chissà perché ci si sente più tranquilli aggiungendo quell'inutile avverbio - assolutamente vietate quella domanda che di nuovo abbiamo sentito stasera, pronunciata fuori dall'Obitorio dove giace il corpo carbonizzato della giovane Fabiana "Che tipo di ragazza era". Che pena quella domanda. Che pena le risposte. Che pena quel giornalista con il microfono come fosse un'arma anche quella a uccidere ancora. Che pena, che brutto, che inciviltà, che disgusto.
Cari direttori, quella domanda di solito la chiedete voi e in vece vostra i vostri vice e capi e capetti. Ce l'avete in testa per primi voi. Pensate che quello sia il dettaglio interessante. E invece è solo un altro modo di ferire e uccidere.
Requiescat In Pace.

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