Mandela e la dignita'
I corpi dei tre figli di Nelson Mandela sono sulla strada di ritorno a Qunu, il villaggio in cui l'uomo piu' importante del Sudafrica - icona mondiale - crebbe, divenne uomo e combattente per la liberta'. Nei giorni scorsi le spoglie erano state "trafugate" a Mvezo su ordine di uno dei nipoti del Premio Nobel per la Pace, Mandla. Mandla e' il capo della comunita' Xhosa di Mvezo, citta' natale di Mandela.
Ovviamente e' strategicamente importante dove la tomba in cui, quando sara' il momento, verra' tumulato il primo Presidente nero del Sudafrica, simbolo della lotta all'Apartheid: sara' luogo di pellegrinaggi da tutto il mondo. Significa soldi, indotto, notorieta', lustro. Mandla non voleva perdere l'occasione, ma pare che non abbia vinto.
Bizzaro l'appello poco fa dela figlia di Mandela, Makaziwe che si e' arrabbiata con i giornalisti "avvoltoi": "The fact that my dad is a global icon does not mean people cannot respect his privacy and dignity" e chiede come mai, invece, non sia stata riservata altrettanta attenzione alla malattia e sofferenza di Margaret Tatcher. Makaziwe ha accusato quindi la stampa di tutto il mondo di essere razzista.
Non e' difficile concordare circa l'ansia con la quale i media internazionali stanno caricando le cronache senza neppure lontanamente avvicinarsi a rappresentare il sentimento di un popolo che letteralmente adora Tata Madiba e che proprio per questo continua, giorno per giorno, a fare del proprio meglio senza disperarsi. Soffrono, i sudafricani, sia inteso: ma soprattutto per questo trattamento ingiurioso nei confronti di Mandela: a partire da quello della sua famiglia a quello del governo.
Tra di loro la guerra e' su chi gestisce gli aggiornamenti e soprattutto su chi gestira' la notizia piu' grave da dare al mondo. Per questo i giornalisti fuori dall'ospedale - tanti, molti di piu' della gente comune che arriva a testimoniare alle telecamere il proprio disperato affetto per Mandela - non possono che raccontare con toni esasperati i pochi dettagli che pian piano riescono a sfilare ai troppi protagonisti di questa triste disfida che non porta onore a Nelson Mandela.
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