Mandela, il padre della democrazia
Crescono di minuto in minuto, i fiori e
i messaggi fuori dalla Medic Clinic di Pretoria. Lo stesso avviene
davanti alla casa di Qunu, il villaggio dell'Estern Cape in cui
Nelson Mandela passo' la prima parte del suo lungo cammino verso la
liberta'.
Le condizioni di salute dell'icona
mondiale della lotta all'Apartheid sono gravi e a dirlo, adesso, non
sono solo le parole ufficiali della presidenza della repubblica ma
anche l'inedito protagonismo del suo partito, l'Anc: per incanalare e
governare il dolore di una nazione per il piu' grande lutto che il
Sudafrica possa avere, sara' importate il ruolo dell'Africa National
Congress, il partito di riferimento della maggioranza nera.
La vita in Sudafrica intanto oggi
scorre normale, ma con un orecchio fisso alle notizie. In una
conferenza stampa convocata gia' da giorni sulla situazione politica
del paese, Zuma poco fa ha rilanciato l'appello ai sudafricani
perche' preghino per Madiba che “si trova in condizioni critiche e
– ha aggiunto “e' il padre della democrazia, l'uomo che ha
lottato e sacrificato la sua vita”. Zuma ha anche dovuto rispondere
alle domande circa il guasto dell'ambulanza sulla quale Mandela
veniva trasportato in ospedale, l'8 giugno scorso: per 45 minuti,
nelle condizioni respiratorie difficili in cui versava, Mandela
rimase lungo la strada e in quell'occasione avrebbe avuto un arresto
cardiaco. Il Presidente ha pero' assicurato che la situazione era
sotto controllo, mentr il suo portavoce non ha perso l'occasione per
attaccare, anche oggi, i giornali che hanno riportato la notizia.
(gr 24/6/2013 - 12h00 radio svizzera italiana)
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