The Selfish Giant: la lettura di Tutu e lo spirito giovanile
"But the Spring never came, nor the Summer. The Autumn gave golden fruit to every garden, but to the Giant's garden she gave none. "He is too selfish" she said. So it was always Winter there".
E' una morale alla quale e' difficile non aderire, se si ama invece l'estate. Non solo come condizione climatica, s'intende. Così stasera una breve nota non politica, per una volta: non succedeva da un po'. La morale e' quella della favola di Oscar Wilde, The Selfish Giant, musicata dal musicista sudafricano Peter Louis Van Dijck, letta dall'Arcivescovo Desmond Tutu nella bellissima Endler Hall del Conservatorio di Stellenbosch piena di gente non solo sulle 556 poltrone ma seduta anche sui gradini. Eta' media bassissima: tanti giovanissimi pieni di entusiasmo per le esecuzioni di una giovanissima orchestra internazionale.
Il decimo International Chamber Music Festival si chiude domani dopo una settimana intensa, fatta non solo di concerti serali (a pagamento) ma anche di esecuzioni diurne aperte e tutti e lezioni vere e proprie tenute da alcuni dei musicisti provenienti da tutto il mondo.
Direttore d'orchestra stasera era il russo Daniel Raiskin, capace di essere leggero e fare battute anche nel chiedere supporto per le attività di educazione alla musica di tutti i sudafricani promosse dal Dipartimento di Musica dell'Università di Stellenbosch.
Le foto non sono belle, ma raccontano un po' la bella serata passata.
NightNight
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