Rythme is how you organize time in this world, Johnny Clegg live
Ricomincio da qui: Sudafrica, Western
Cape, Winelands, Paarl, una winery con una specie di tenda beduina
sotto la quale suona, appoggiato su uno sgabello di paglia, unplugged
and intimate, Johnny Clegg,“anthropologist and musician by
incident...” come si presenta lui stesso.
Ricomincio da qui, dal concerto live di Johnny Clegg non per colmare
l'assenza di questi mesi da questo blog e dalla mia stessa vita, ma
proprio per celebrarla, per ritrovarne le ragioni mentre godo il lusso di assere qui,
a due metri da questo spettacolo della Natura che e' The
White Zulu mentre
suona la chitarra o la concertina, canta in inglese e zulu, balla le
danze rurali, narra le storie e le persone incontrate da menestrello
e da professore. Perche' tra una canzone e l'altra, racconta di
un'infanzia a Johannesburg e di una curiosita' senza frontiere, la
postura guerriera degli Zulu che trasmette messaggi e che “all'uomo
bianco occidentale non e' necessaria”, un codice del corpo di chi
cresce in una cultura in cui il modo come si atterranno i passi uno
dopo l'altro, i gesti, i simboli sono importanti, sono the
presentation of the self. La presentazione di se' richiede una pienezza d'identita' che non so esibire, oggi.
![]() |
Johnny Clegg live in Paarl 14 sept 2013 |
Due
ore di concerto, e con la musica e le parole si entra nelle miniere di Johannesburg dove ha
pure girato il miglior documentario che abbia mai visto – The
imagined Country per Bbc, cercatene le puntate in rete – si
visitano le farm degli anni 80, si sente nitida la voce del
funzionario della radio Zulu che impedisce la trasmissione delle
canzoni di Jhonny Clegg e della sua band bastarda “perche' non
rispettano le leggi sulla purezza della lingua”: parole
inglesi e zulu non potevano stare assieme! C'e' anche il ridicolo che quelle melodie, che raccontavano di schegge sfuggite alla separatezza maniacale dell'Apartheid, non venivano nemmeno suonate fuori confine, non in America ne' in
Europa, perche' era musica proveniente da un paese sanzionato
internazionalmente. Sembra un sorriso ma e' una smorfia mentre lo
dice con la bocca e le mani aggrappate al microfono e il bianco degli
occhi smascherato da uno sguardo ancora incredulo.
Prendo
appunti e bevo un bicchiere di ottimo pinotage Rhebokhskloof,
l'insolita location per concerti. Seduti per terra su coperte di pile
per riscaldare le ultime serate d'inverno, si sorgeggia vino e si
mangiano boerworse (se non vegetariani).
Rythme is how you organize time in
this world, the most diffult place where to live,
spiega Johnny Clegg accademico non per onore ma per professione
e amore.
Con amore,
Lorella
Commenti
Posta un commento