Pistorius: la giustizia è uguale per tutti?



Non è solo il brillante Trevor Noah - uno dei migliori cabarettisti sudafricani - a girare il coltello nella ferita inferta ieri al paese da Thokozile Masipa. Dopo l'improvviso stop alla lettura della sentenza e rinvio a oggi, quello che era un dubbio nell'ascoltare l'ultimo pezzo del suo ragionamento prima della pausa pranzo, e' diventata quasi una certezza condivisa da avvocati ed esperti legali: il giudice Masipa si e' confusa sul significato di dolus eventualis.
Oggi il Times Live pubblica un breve compendio dei significati dei termini legali: un servizio per i lettori ma chissa' con ironia forse anche per la toga che oggi esprimerà il verdetto sull'omicidio di Reeva Steenkamp, uccisa da Oscar Pistorius che ha scaricato quattro colpi di pistola contro la porta del piccolo bagno in cui si trovava la bella fidanzata ma dove lui - almeno questo e' quello che ha sempre sostenuto - dice pensava ci fosse un ladro.

Trevor Noah in un tweet di ieri ha estremizzato un paragone tra il caso Pistorius e quello di Jub Jub con una battuta ma neanche tanto: Se pensi di uccidere qualcuno in Sudafrica usa una pistola, non una Mini Cooper.
Il riferimento e' alla condanna per murder - omicidio - del giovane Jub Jub che sotto effetto di droghe e di alcool si schianto' con la sua Mini Cooper su un gruppo di ragazzini e ne uccise 4.  Lì il dolus eventualis venne riconosciuto, cioè uno che guida una macchina in stato di incoscienza non può non prevedere quali possono essere gli effetti. Ma ieri il giudice Masipa ha detto, tra le altre cose,  che Oscar Pistorius non può essere condannato per murder - che prevede appunto l'intenzionalità o la consapevolezza - perché mentre sparava contro la porta di quella piccola toilette non poteva immaginare che avrebbe ammazzato qualcuno. Così in sintesi. Sempre sul Times Live ci si chiede - giustamente - se esista una sola legge per tutti, ma già sappiamo la risposta.
Seguendo il filo del discorso di ieri, quindi oggi Pistorius dovrebbe ricevere un verdetto - culpable homicide, omicidio colposo - tutto sommato accettabile rispetto all'ergastolo chiesto dall'accusa.
La questione e' che il rinvio di ieri è arrivato all'improvviso dopo che il Procuratore Gerrie Nel - accusa - e l'avvocato della difesa Barry Roux avevano conferito brevemente con la giudice.

Il sospetto che lei avesse confuso il significato di dolus eventualis dev'essere venuto anche a loro: la cattiva interpretazione della legge apre strada facile al Procuratore per un ricorso in appello. Se quindi Masipa fosse andata avanti sull'omicidio colposo sicuramente Nel - le cui tesi accusatorie e prove sono state smontate tutte una per una dalla giudice ieri in aula - si sarebbe appellato e quasi sicuramente avrebbe vinto. E allora perché non stare zitto ma andare a parlare, assieme al nemico della difesa, con la giudice che dopo dieci minuti avrebbe interrotto di botto la lettura di un verdetto che sembrava prossimo? Perché il Procuratore non ha fatto compiere l'errore fino in fondo per guadagnarsi poi una rivincita finale? Perché uno come lui - soprannominato "bull terrier" - ha portato durante il processo prove deboli, testimoni confusi, argomentazioni talvolta ridicole?

Che la risposta stia tutta in quella domanda del Times Live: la legge è uguale per tutti?

Commenti