Mandela: la malattia di Madiba e del Sudafrica
Non ci sono molti più dettagli di quelli diffusi da tutti i media: come sempre ormai le comunicazioni sono accentrate dalla Presidenza della Repubblica. Lo stato di salute di Nelson Mandela è un affare di Stato, una questione Internazionale. E la Presidenza della Repubblica sa di dover governare ogni eventuale peggioramento delle condizioni. Ogni notizia che possa scuotere un Paese ancora legato a Mandela e alla sua "eredità tradita". Questo è quello che continuano a ripetere in Sudafrica, neri e bianchi, la gente normale, intendo.
"Mandela è anziano e malato, non solo l'infezione polmonare: e di sicuro non è felice per quello che sta succedendo al Sudafrica. Non era quello che voleva", è la convinzione diffusa.
I 13 soldati mandati al mattatoio nella Repubblica centrafricana e uccisi in uno scontro epocale con i ribelli sono l'ultimo esempio portato a conferma: non preparati, non equipaggiati. Oggi i funerali a Pretoria. Poi ci sono 28 feriti.
Qui un breve aggiornamento per la Radio Svizzera, in onda alle 12 ora italiana:
Mandela
è di nuovo in ospedale, dalla scorsa notte, ancora per infezione polmonare: uno
degli strascichi della tubercolosi e dei lunghi anni di prigionia. “Tata
Mandela è arrivato in ospedale in piena coscienza” ha subito rassicurato la
Presidenza della Repubblica che come sempre ha accentrato le comunicazioni
circa la salute dell’uomo simbolo del Sudafrica. Pare ormai certo che si trovi nello
stesso Ospedale militare di Pretoria dove l’ex presidente era stato curato in
quegli ansiosi venti giorni di dicembre, Natale compreso: il più lungo periodo
di ospedalizzazione che aveva fatto tremare il Paese. Ancora di più per le
informazioni contraddittorie date da Jacob Zuma e dai suoi ministri. Allora
alle cure ai polmoni si era aggiunta un’operazione dei calcoli. Per questo per
ora gli unici dettagli arrivano da un comunicato scritto della Presidenza che
ripone la massima fiducia nello staff di medici che stanno curando Mandela e
che invita le genti del Sudafrica e di tutto il mondo a pregare per l’amato
Madiba. Che due settimane fa aveva passato due giorni in ospedale per altri
controlli. Di routine, era stato detto. Da Città del Capo, Lorella Beretta
Commenti
Posta un commento